ics e ipsilon
31 Luglio 2009Diventerò epistolare.
Mi trasformerò. Da uomo in corsivo.
Mi crogiolerò in una nuova condizione; estranea, esterna, viva di quella linfa che si trasmette elettronicamente tra elementi contigui, tra geni.
Una rete di relazioni ottuse uccide i nostri sogni ogni giorno. Fasce di riti quotidiani che avvolgono il nostro tempo e lo soffocano, lo annientano.
Ma badate, uomini potenti, magnati della finanza, badate…
Abbiamo solo due tesori: il tempo e la salute.
Il metro della nostra permanenza su questo suolo è in queste due discriminanti, x e y.
x è uguale al passaggio dalle carezze di una giovane madre, ai quaderni di scuola, a un bacio rubato in un sottoscala d’estate, alla prima goccia bianca Battiatana (che spavento!), a una donna che per un po’ o forse per sempre diventa unica, al tuo lavoro, al mio, ai soldi, la banca, al mutuo, muore tuo padre, nasce tua figlia…
Tutto dovrebbe scorrere immutabile, impermeabile al ricordo, tutto dovrebbe fermarsi in un lampo veloce di mani strette al domani, tutto forse sarebbe appena bastante a noi stessi.
Ma c’è y.
Si protrae, informale, si affaccia sull’uscio, si sporge.
Non parla. Rimane.
E a tratti si bagna nel fiume, si gode gli eraclitei bagni termali della nostra esistenza.
E un giorno, vicino, lontano, più piano, la sua mano ci blocca. Sussurra “è finita”.
Indossi la flebo e aspetti il passaggio.
Amore, sapessi la gioia di aprire gli occhi dal coma e trovarti vicina ! Di chiudere gli occhi e partire per una nebbia lontana.
Vorrei fosse così, come ridere insieme, sopravvivere ancora…
Tu aspetterai, lo so.
Io…
Io invece no.
Io invece no.
©Thomas Pistoia
N.B. Vietata ogni riproduzione anche parziale senza la citazione del nome dell’autore.
ics e ipsilon « racconti, poesie, scritti inediti…
Diventerò epistolare.
Mi trasformerò. Da uomo in corsivo.
Mi crogiolerò in una nuova condizione; estranea, esterna, viva di quella linfa che si trasmette elettronicamente tra elementi contigui, tra geni….