Il tuo profilo

Il tuo profilo

15 Giugno 2015 0 Di thomas

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Non capisco se sei davvero così bella, o se sono i miei occhi che ti fotoscioppano e ti fanno tanto snella e delicata in una dissolvenza che tende al blu.
Lascia che le tue mani affondino nella sabbia e inarcati quel tanto che basta per farti disegnare dal sole, in un riverbero, in un riflesso, dove l’onda scivola e risacca; guarda… basta che tu sorrida ed ecco, io non respiro più.

Non capisco perché mi piace tanto quello che pensi e che scrivi, quello che dici a tutti, sempre così ferma e lapidaria, razzista quanto basta…
Non capisco un accidente dei tuoi discorsi, ma mi piacciono perché sono tuoi e tu sei mia in una vita immaginaria in cui con te scherzo e prendo il caffé ogni mattina, mentre guardo il tuo profilo che si staglia… e sono paglia.
E tu sei fuoco.
E io son poco, quasi niente.

Guardo il tuo profilo che ritaglia, ti separa dallo sfondo e dalla massa, come sagoma… e ti fa sera sulle strade di costiera, in gara e in corsa lungo il mare, dentro il buio, il tuo profilo, ancora, tratteggiato dalle stelle, sai… mi serve ad orientarmi, per trovare le tue labbra e quel bacio che hai perduto, un giorno, alla stazione… mentre un treno andava via.

Non sei neanche in chat, non ci sei mai.
Sei troppo occupata a guardare la mosca che da fuori sbatte e ribatte contro il vetro nel disperato tentativo di sfuggire al temporale.
Il tuo profilo si illumina di fulmine, si spegne dentro un tuono, mentre suona la notifica che ti ho scritto “amore, amore cosa fai? Qui il cielo è terso, io sono sempre lo stesso, lo stesso con cui non parli mai…”
E che faccio? Mi sopprimo nel viavai delle tue frasi, che alle mie orecchie sono come un canto, o il pianto di un soldato dato in braccio al vento.

Seguo il tuo profilo con le dita, scorro e scopro tardi che non hai più una forma e le tue idee sono opinioni altrui, ma anche tue… però banali, ovvie, dozzinali…
Ti spio mentre le esterni.
Mi pento di aver perso tempo dietro a un sogno che ha un foro nel centro, spento d’idiozia. E adesso che la tua miseria non so più dove finisce e dove inizia…
In silenzio, a tua insaputa, di nascosto, ti banno, ti cancello…

Ti tolgo l’amicizia

©Thomas Pistoia

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