Il disegnatore

Il disegnatore

20 Settembre 2013 0 Di thomas

disegnatore

Io sono un bambino.
Piccolo, in piedi sulla sedia.
Mi guardo intorno.
Guardo il mondo e cerco di capire, di imitare; se posso, cerco anche di cambiare.

Io sono un bambino.
Non so leggere, né scrivere.
Anzi non voglio, a che mi serve?
Ho tante altre cose da imparare!
Il mistero delle forme e dei colori, il fuggire delle strade dentro… dentro e fuori.

Devo imparare il fiorire del sorriso, lo strapiombo della lacrima.
E la danza dei capelli in un riflesso, il bacio sordo del sole con la luna.
E un nuovo giorno… che nessuno può insegnarlo.

Devo capire come cambiano le cose nel tempo e nello spazio, come tu, adulto, vedi il mio crescere, il mio passare.
Per questo imparerò i fili d’erba… I fili d’erba e quell’altro mare. Quello a un passo dalla terra, acceso da lampare.

Io sono un bambino.
Io non so parlare. Non so farlo bene, ma mi so spiegare.
So farti le domande, ignorando le risposte.
So sognare nuovi mondi oltre le finestre.
Scoprirò da solo la fine della neve. E la distanza immensa tra le rive di ogni fiume. Il canto da soprano del vento, forte, tra le foglie.
Il manto lacero e scucito alle porte della notte, come muore il passero nel centro esatto dell’inverno, come canta un gallo…

Sono io, questo bambino, che tutto mi nasce dentro e ancora tutto ha da venire.
Devo imparare il galoppo del cavallo, lo sparo più lontano, il filo di lana che separa il buono dal cattivo.
E’ tutto qui, su questo foglio bianco e soltanto io, muto, te lo posso raccontare.

In un cielo di nuvole dipinte imparo a musicarti gli occhi.
Ti porto via, per un secondo al giorno e rido, perché non sai prendere in mano quello che non tocchi.
Io sono finto eppure così vero…

Guardami. Io sono un bambino. Solo un bambino.

Sono un fanciullo di quarant’anni che ripassa di matita questa piccola, piccola sua vita.
Sono io, sono il disegnatore.

Quando posso, vivo.

Quando amo…

Invento storie.

©Thomas Pistoia

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