Lacrima

2 Febbraio 2010 1 Di thomas

Nasce silenziosa davanti alla pupilla.
Offusca le immagini,  confonde le forme,
poi resta lì, come sospesa,
funambola sul filo del dolore…

Scivola
e, sempre senza far rumore,
attraversa lo zigomo, tremolando.
E scivola,
adesso è sulla guancia ed ha paura:
l’han colta le vertigini mentre scruta il fondo.

Ma la discesa è ripida, non ci sono appigli,
non può resistere di più !
Allora scivola ancora…
Ancora, sempre più giù.

Si è fermata all’altezza delle labbra
e barcolla, mentre la bocca si muove.

Si arrende solo all’ultimo “ti amo”
e si sporge verso il vuoto senza aver capito.

L’avrebbe portata via il vento
se tu non l’avessi raccolta con un dito…

©Thomas Pistoia

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